Le guardie

Le guardie erano denominate i Signori dei Prigionieri per la loro brutalità e corruzione nei confronti del trattamento dei prigionieri. Le guardie permettevano miglioramenti nel trattamento dei prigionieri se venivano corrotti dando la possibilità di ricevere cibi dall’esterno o avere la possibilità di uscire dalla cella per qualche ora.

Per un certo periodo era talmente redditizio fare il guardiano che vi era la consuetudine di avere anche dei “sostituti”, tale situazione fu poi bandita. I guardiani dovevano continuamente sventare i tentativi di fuga e le risse che si scatenavano tra i disperati rinchiusi in tali condizioni. Il guardiano aveva uno stipendio basso proprio perché i carcerati pagavano i carcerieri per le loro necessità. I carcerieri poi ricevevano una percentuale sui vari costi di Giustizia che dovevano pagare i prigionieri direttamente alla Repubblica.

In caso di evasione le guardie, qualora fosse provata la loro negligenza, potevano perdere la cauzione che dovevano versare all’atto dell’assunzione oppure incorrere in pene ben più gravi in caso di mancanze maggiori.

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