I Ceppi sono uno strumento punitivo, utilizzato durante il Medioevo. A differenza della gogna, dove le assi di contenzione sono fissate a un palo e poste attorno alle braccia e al collo del condannato, costringendolo a stare in piedi, i ceppi sono costituiti da una struttura realizzata appositamente per il contenimento dei piedi tramite il blocco delle caviglie.

Nelle carceri erano impiegati come mezzo atto a immobilizzare il detenuto per meglio frustargli le piante dei piedi.

Le torture nel Medioevo

Largamente impiegato in epoca medievale, il trattamento era conosciuto in epoca ben più antica. È infatti già citato nella Bibbia, dove viene riservato a Paolo e Sila, discepoli di Gesù: «Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi» (Atti degli Apostoli 5:24).

Nel 1989 la città di Dermott, in Arkansas (US), ha approvato una legge sul coprifuoco punibile con un massimo di trenta giorni di carcere per l’autore del reato e fino a due giorni di ceppi per i suoi genitori. L’iniziativa, però, fu abbandonata, perché la città non disponeva di ceppi e non aveva nemmeno stanziato fondi necessari per costruirne.

Curiosità sui Ceppi

Nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, la polizia di Chinu, in Colombia, ha messo ai ceppi per alcune ore i residenti che avevano violato il regime di quarantena obbligatoria.

Palazzo delle Prigioni a Venezia: il carcere e le pene dei condannati

Il Palazzo delle Prigioni offre l’opportunità di visionare ancora oggi gli strumenti di tortura, le carceri e i vestiti d’epoca, oltre che conoscere storie e leggende di una Venezia lontana. Un pezzo di storia testimone delle macchine della morte e di tortura usate un tempo come strumenti di giustizia.

Strumenti-di-tortura-i ceppi-palazzo-delle-prigioni
it_ITItaliano